martedì 2 dicembre 2014

Patatine finte false fritte

Sono una zia.
Zia di due sp...lendidi (...accaballe) bambini di 3 e 5 anni...

Ultimamente si nutrono "a comparti stagni", ma sostanzialmente i pasti sono a base di pasta (o in bianco o al pomodoro), grandi affettati, gran formaggi e gran carne... e a me ste cose incominciano a uscire fuori dagli occhi...

Adele e Guido mangiano solo le patatine fritte.
Neanche al forno o in umido... dei puristi della patata fritta.

Visto che abito in un bellissimo appartamento open space, e la cappa della mia cucina sembra fatta solo a puro scopo decorativo, il fritto lo lascio a quelle piccole e rare occasioni dove non si può farne a meno (vedi cotoletta).
C'è anche da dire che non c'è Patasnella che tenga: la patatina a bastoncino VA FRITTA. Libera scelta se passarle al forno, ma il bastoncino nasce per morire affogato nell'olio di semi, c'è poco da fare.

Perchè allora non unire qualcosa che fa schiferrimo ad uno (Guido i ceci non li disprezza, di felafel ne mangia a chili...Adele sembra sentirne l'odore come un cane da tartufo), con qualcosa che fa schiferrimo ad entrambi (la polenta)?


Ebbene si, queste non sono nè patate nè son fritte.
Sono bastoncini di ceci e polenta.

Li hanno mangiati?
Spacciandoli per patatine al forno "nuova ricetta" LI HANNO SPAZZOLATI!

Ecco cosa vi serve:

200g di farina di ceci
50g di farina per polenta istantanea
600g di acqua
rosmarino
sale e pepe q.b.


Fate bollire l'acqua in un pentolino con sale, pepe e il rosmarino.

Aggiungere mescolando con una frusta le due farine precedentemente mescolate tra loro.

Continuare a mescolare e far cuocere per 10 minuti.

Foderare una placca (io ho usato una teglia per dolci quadrata) con della carta forno, versarci il composto e far raffreddare (io l'ho lasciato sul davanzale della finestra per 30 minuti).

Tagliare a bastoncini, mettere su una placca rivestita di carta forno e far cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 15/20 minuti (verificate che siano croccantosi).


martedì 28 ottobre 2014

Pan carrè salame e origano, tutto nel fornetto

Il mio lievito madre è morto.


Bene, detto questo...

Un po' di tempo fa, nella cantina dei miei, rovistando in cerca di chi sa cosa, ho trovato una di quelle macchine per fare il pane che tanto andava di moda tempo fa. Di quelle dove butti tutto dentro e qualsiasi cosa tu voglia diventa pan carrè. Che, tra l'altro, io odio.
Visto che questo sembra essere un periodo di sfida con tutto e con tutti, spinta dal ricordo di mio padre che diceva: "Con sto coso non viene fuori un cazzo", ma soprattutto dal sapore della "cosa" uscita dopo aver seguito per filo e per segno il ricettario Kenwood, l'ho riportata a nuovo.

Allora, secondo me c'è una cospirazione di qualche tipo dietro i ricettari di qualsiasi marchio di elettrodomestico/attrezzo wowoyeah.
Non esiste che mi scrivi tutto quello che devo fare, schiaccio due bottoni e viene una me. No.

Allora ti ingegni, scartabelli siti, librerie, biblioteche... e qualche ricetta decente la trovi.
E questa è una di quelle.







Pan carrè all'origano e salame

100g di acqua
50g di latte
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 uovo
180g di farina 00
120g di farina manitoba
4g di zucchero
8g di sale
7g di lievito di birra o 3g di lievito secco

1 cucchiaino di origano
30g di salamino piccante



- Inserite nel cestello della macchina del pane, nell' ordine, 100g di acqua, il latte, l'olio, l'uovo sbattuto, le due farine e lo zucchero quindi il sale e il lievito, avendo cura di metterli in due angoli opposti del cestello

- Al segnale acustico aggiungete l'origano e il salamino tagliato a dadini.

- Programma di preparazione: pane francese, crosta: media


A me il pan carrè di solito fa veramente schifo, ma su questo devo assolutamente ricredermi.

Prossimi esperimenti: pan carrè con feta e olive, plum cake con la macchina del pane. A presto!

lunedì 27 ottobre 2014

Torta di polenta, mandorle e limone

Ri-scusate per l'assenza.
Mi sono concessa un periodo di ferie per ritornare nell'amata Milano, e tirare un sospiro di sollievo cullata dall'aria fresca della Toscana.

Bado alle ciance, mi è stato chiesto di preparare un dolce "alternativo" per la colazione, e come al solito, spinta dalla voglia di sperimentare ne è uscito questo.


Perdonate la qualità della foto, la torta risuta un pochino friabile e quindi è delicatissima da tagliare...



200g di burro morbido
200g di zucchero
200g di farina di mandorle
1 limone
1 bustina di lievito per dolci
150g di farina per polenta
1 bicchiere di latte
3 uova



- Sbattere il burro morbido con lo zucchero, unire le uova una per volta

- Aggiungere la scorza del limone, il succo, e iniziare a incorporare le due farine

- Aggiungere il lievito e il latte

- Imburrare e infarinare uno stampo

- Infornare a 180°C per 40 minuti


Il dolce ha un forte profumo di limone, sotto la lingua scricchiola la farina della polenta e le mandorle oltre che a dare il loro aroma, rende morbida e allo stesso tempo friabile la torta.

Provare per credere.




sabato 13 settembre 2014

Focaccia 'Gnorante



PREMETTO: spero che questa sia una delle mie ultime panificazioni via lievito di birra, e di riuscire presto a ritornare al mio caro e buon lievito madre, che sto provando a rifare per la centocinquantesima volta dopo aver involontariamente ucciso quello di tre anni di prima.

Il mio ragazzo sta passando dei seri momenti di crisi d'astinenza da focaccia.
E' passato dalla Lombardia -dove la focaccia regna indiscussa in ogni panificio- al Veneto -dove la focaccia la trovi al massimo surgelata al banco della COOP-.

Da mali estremi, estremi rimedi!
THANK'S GOD IT'S SATURDAY, e quindi pomeriggio lunghissimo per cimentarmi nelle mie eroiche imprese culinarie (tanto la cena la lascio a mia madre).

La focaccia 'gnorante è 'gnorante ebbasta, abbestia!
Non è una vera focaccia genovese perchè mi sono dimenticata di comprare lo strutto, non è una focaccia normale, è la mia! La dono a voi come la ricetta del piatto preferito del Faraone.


- 510g di farina

- 250g di acqua (ve ne servirà di più, probabilmente)

- 1 cucchiaino e mezzo di sale

- 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

- una bustina di lievito secco attivo o un cubetto di lievito



Sciogliete il lievito nell'acqua. Lasciate riposare 5 minuti. 
Formate una fontana con la farina e versarvi al centro il lievito. 
Aggiungere il sale e l'olio.
Impastare per 15 minuti.
Ungere una terrina, farvi roteare l'impasto, coprire e far lievitare finchè raddoppia di volume (circa 1 ora)

Foderate una teglia di carta forno, rovesciarvi l'impasto e schiacciarlo con la punta delle dita. 
Coprire e far lievitare finchè raddoppia di volume.

Preriscaldate il forno a 200°C.
Ungere la superficie della focaccia, cospargere di sale fino e cuocere la focaccia per circa 30 minuti. 

TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAADAAAAAAAAAAANNN! 


domenica 7 settembre 2014

Red Vvvvvvvelvet mon amour!

Scusate l'assenza.
Alcuni di voi hanno pensato o sperato che l'avessi fatta finita con il blog, e invece!

Non che io non abbia cucinato, sia chiaro.
Solo che tutte le mie energie si sono canalizzate sulla torta che il mio super nipote ha chiesto per la sua festa (premettendogli che io non uso la pasta di zucchero, nè cereali, nè tubi di plastica o compensato perchè quelle non sono torte ma delle cose "NO", che mai preparerò e mai gli farò mangiare IO).

Mio nipote, visto il traguardo dei 5 anni, e visto che è un bambino pratico e per niente pretenzioso mi ha chiesto una crostata, e insieme abbiamo deciso di fare anche la Red Velvet (con la crema al formaggio però).



Ovviamente non mi sono fatta aiutare realmente nella preparazione DELLA ROSSA, perchè.... perchè vedete che delirio...

Per le 3 basi

- 440g di farina

- 170g di burro "pomata" (= temperatura ambiente)

- 3 uova

- 450g zucchero

- colorante liquido rosso q.b.

- 16g cacao amaro

- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia

- 9g sale

- 370g yogurt bianco intero

- 7g di aceto di mele

- 7g di bicarbonato

Per la crema al formaggio

- 750g di formaggio spalmabile (che usiate il Philadelphia, il Filodelfia, il formaggì... non cambia nulla... se siete dei ricconi vi consiglio il caprino)

- 150g di zucchero a velo vanigliato

- 300g di panna liquida fresca



Per i tre dischi di base:

Sbattete il burro ammorbidito con metà zucchero finchè otterrete un composto spumoso e bianco.

Unite le uova una per volta alternandole con il resto dello zucchero.

Unite il cacao setacciato, il colorante (meglio abbondare, io ne ho messi 2 cucchiai del Gel Wilton, deve essere bello rosso, anche perchè in cottura tende a virare al marrone) e la vaniglia.

Sciogliete il sale nello yogurt e aggiungetelo al composto.

Sciogliete il bicarbonato nell'aceto e aggiungetelo al composto.

Unite la farina setacciata.

Foderare due tortiere del diametro di 24 cm e in una mettere 1/3 di impasto, nell'altra i 2/3 (quest'ultima va divisa in due dischi).

Cuocere a 180°C in forno statico per 30 minuti circa. Verificate con uno stecchino. 

Per preparare la crema

Montate il formaggio con lo zucchero per alcuni minuti.

Aggiungere la panna precedentemente montata.

Lasciare in frigorifero fino all'utilizzo. 



Quando i dischi saranno pronti, sfornateli e lasciateli raffreddare COMPLETAMENTE (anche perchè... provate a tagliare i dischi da caldi......).

Poggiate il primo disco su un piatto di portata, farcire, coprire con il secondo disco, farcire e coprire i lati.




Inutile dirvi che il risultato è stato DIVINO, anche se non sono riuscita a mangiarla...

Provate, come sempre, e fatemi sapere come vi vengono! 

giovedì 28 agosto 2014

Falafellami tutta!

Dopo ripetuti richiami alle mie ricette non troppo leggere/troppo dolci/troppo animali/ troppo gnegnegne, vi falafello tutti, così anche i vegetariani son contenti ma pesanti perchè ste polpettine carine piccine, gnegne.... sono fritte.

...e si falafellino quelli a cui manco questa va bene!




Io le friggo, e vengono.
Non lo so se le potete fare al forno, boh, non ho mai provato. Se mi voglio far del male alle arterie lo faccio per bene.

- 1 cipolla

- 300g di ceci già cotti, scolati e asciugati

- 1 mazzetto di prezzemolo

- 2 spicchi di aglio

- un cucchiaino di cumino pestato al mortaio

- olio di semi per friggere

- sale e pepe quanto basta

- farina (un paio di cucchiai circa)



Frullate in un mixer i ceci insieme all'aglio, la cipolla affettata e il prezzemolo.

Trasferite il composto in una ciotola e aggiungere il sale, il pepe e il cumino.

Coprite e lasciate riposare in frigorifero per circa 2 ore.

Provate a questo punto a formare una pallina con l'impasto: se l'impasto si sfalda aggiungete un cucchiaio di farina, mescolate e riprovate. Se è necessario aggiungete farina.

Una volta raggiunta la giusta consistenza, formate delle palline di impasto e schiacchiatele leggermente.

Scaldare l'olio in una padella e friggere i falafel su entrambi i lati.



Dai, popolo veg, non potete essere scontenti!

BACIAMI, DAMA!

Credo sia necessaria e doverosa un' intro per questa ricetta.

Raramente mangio i dolci che cucino. Mi spiego: più un dolce è complesso, ha degli ingredienti dall'odore deciso, più sta in forno e mi inebria del suo profumo, più mi nausea e di conseguenza non riesco a mangiarlo.
Mangiarlo.
Il che vuol dire che in linea di massima li assaggio tutti, ma non arrivo mai a mangiarne una fetta.

Questo vale per tutti i dolci tranne: il mio tiramisù, la torta con le gocce di cioccolato, i baci di dama e i ventagli di sfoglia.

'inkia, i baci di dama. Ragazzi ditemi che non vi è mai capitata una scatolina di baci di dama, avete iniziato con uno, e vi siete ritrovati a raspare il fondo della scatola.
Omiodio, santo cielo, ohibò, qual siffatta droga.
Ora, se stessi qui a parlarvi delle mie cibo-dipendenze aprirei un capitolo decisamente troppo TROPPO per tutti e quindi, insomma, questi sono una cosa libidinosa.
Orgasmo a biscotto, chiamateli come vi pare ma correte a farveli, e implorerete la Dama che c'è in voi di baciarvi di nuovo.



- 100g di nocciole (potete in realtà usare le mandorle, metà mandorle e nocciole, fatecomevipare)

- 100g di zucchero

- 100g di burro

- 130g di farina

- 100g di cioccolato fondente fuzzo (fuso, dai)


Preriscaldate il forno a 180°C

Frullate con un mixer da cucina le nocciole insieme allo zucchero, fino ad ottenere una "farina" dalla grana grossa

Trasferite su una terrina e lavorate insieme al burro e alla farina

Formate delle palline (io le peso una per una perchè sono psicopatica, 8g ciascuna, ma regolatevi secondo le vostre fisse mentali)

Mettete le palline su una teglia coperta di carta forno e cuocere per 12/15 minuti

Sfornare, far raffreddare, farcire con il cioccolato fuso, lasciar rapprendere il cioccolato.


CREDETEMI, DROGA PURA.